allattamento

L'Osteopatia ha come fine il sostegno alla salute sia esso in ambito di prematuri, neonati, età pediatrica, adulta e anziana.
Il nostro organismo ha tutte le chance per "funzionare" occorre solo ripristinare quelle disfunzioni che potranno essere causa futura di un sintomo.

Di cosa si occupa L'Osteopatia Neonatale?

L'approccio osteopatico in ambito neonatale ha come fine la ricerca e la normalizzazione di quelle disfunzioni che possono essersi instaurate durante la vita intrauterina, durante il travaglio/parto o nel post partum. Durante la gestazione il futuro nascituro si muove all'interno del liquido amniotico presente nella placenta. Disfunzioni biomeccaniche/viscerali della mamma correlate a posture non corrette possono determinare una minor mobilità del feto e predisporlo ad un travaglio e successivamente ad un parto più lungo.

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Il parto è un evento molto stressante sia per la mamma che per il futuro neonato, nonostante la fisiologia e l'anatomia femminile siano state progettate per questo evento. Ne sono prova i cambiamenti ormonali che avvengono nel corpo della mamma: la relaxina è in grado di aumentare l'elasticità articolare così da permettere al bacino di aumentare i proprio diametri dapprima per "contenere" meglio il feto e successivamente per favorirne l'espulsione. A rendere tutto questo più "fattibile" dobbiamo prendere in considerazione la struttura anatomica del feto, il corpo alla nascita è molto elastico, le ossa craniche sono comprimibili grazie alla presenza di suture e fontanelle e proprio queste consentono al bimbo di attraversare il canale vaginale/pubo-sacrale comprimendosi per poi rimodellarsi nel post-partum. 
Talvolta queste forze eccessive creano delle disfunzioni a livello delle suture craniche, che instaureranno una disfunzioni somatiche.
Possiamo immaginare la testolina del neonato come un palloncino, se applico una forza compressiva in un punto il resto della struttura si adatterà alla compressione. Per cui potremo avere asimmetrie craniche, del naso, delle orbite, della bocca, della testa.
Tutto ciò non vale solo per il cranio, bensì per tutto il corpo del neonato, pertanto può essere utile in tutti i disturbi funzionali quali coliche, rigurgiti, torcicolli, difficoltà nella suzione e nell'allattamento.

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L'osteopata, mediante una valutazione manuale, è in grado di percepire l'elasticità dei tessuti per individuare l'area che ha subito un eccessivo stress e attraverso tecniche specifiche poter favorire un corretto funzionamento della struttura.

Difficoltà nell'allattamento, rigurgiti, coliche, sono un esempio dei disturbi (non patologie) che può presentare un neonato e che possono essere facilmente risolti con l'intervento dell'osteopata.

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L'osteopata, mediante una valutazione manuale, è in grado di percepire l'elasticità dei tessuti per individuare l'area che ha subito un eccessivo stress e attraverso tecniche specifiche poter favorire un corretto funzionamento della struttura.

Difficoltà nell'allattamento, rigurgiti, coliche, sono un esempio dei disturbi (non patologie) che può presentare un neonato e che possono essere facilmente risolti con l'intervento dell'osteopata.

L'Osteopatia ha come fine il sostegno alla salute sia esso in ambito di prematuri, neonati, età pediatrica, adulta e anziana.
Il nostro organismo ha tutte le chance per "funzionare" occorre solo ripristinare quelle disfunzioni che potranno essere causa futura di un sintomo.

Di cosa si occupa L'Osteopatia Neonatale?

L'approccio osteopatico in ambito neonatale ha come fine la ricerca e la normalizzazione di quelle disfunzioni che possono essersi instaurate durante la vita intrauterina, durante il travaglio/parto o nel post partum. Durante la gestazione il futuro nascituro si muove all'interno del liquido amniotico presente nella placenta. Disfunzioni biomeccaniche/viscerali della mamma correlate a posture non corrette possono determinare una minor mobilità del feto e predisporlo ad un travaglio e successivamente ad un parto più lungo.
Il parto è un evento molto stressante sia per la mamma che per il futuro neonato, nonostante la fisiologia e l'anatomia femminile siano state progettate per questo evento. Ne sono prova i cambiamenti ormonali che avvengono nel corpo della mamma: la relaxina è in grado di aumentare l'elasticità articolare così da permettere al bacino di aumentare i proprio diametri dapprima per "contenere" meglio il feto e successivamente per favorirne l'espulsione. A rendere tutto questo più "fattibile" dobbiamo prendere in considerazione la struttura anatomica del feto, il corpo alla nascita è molto elastico, le ossa craniche sono comprimibili grazie alla presenza di suture e fontanelle e proprio queste consentono al bimbo di attraversare il canale vaginale/pubo-sacrale comprimendosi per poi rimodellarsi nel post-partum.
Talvolta queste forze eccessive creano delle disfunzioni a livello delle suture craniche, che instaureranno una disfunzioni somatiche.
Possiamo immaginare la testolina del neonato come un palloncino, se applico una forza compressiva in un punto il resto della struttura si adatterà alla compressione. Per cui potremo avere asimmetrie craniche, del naso, delle orbite, della bocca, della testa.
Tutto ciò non vale solo per il cranio, bensì per tutto il corpo del neonato, pertanto può essere utile in tutti i disturbi funzionali quali coliche, rigurgiti, torcicolli, difficoltà nella suzione e nell'allattamento.

 L'osteopatia vede nell'ambito neonatologico uno dei campi pratici più affascinanti e di reale prevenzione.


"I bambini non sono degli adulti in miniatura" Piaget

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